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Smaltimento rifiuti edili Rovigo

Quando si parla di smaltimento rifiuti edili è importante mettere in evidenza i materiali di risulta generati in fase di costruzione e quelli in fase di demolizione di un edificio.

Infatti, i rifiuti edili prodotti in fase di costruzione, sono disciplinati da normative diverse rispetto ai rifiuti edili prodotti in fase di demolizione.

I materiali di scarto derivanti dal cantiere, sono regolati dal Dm ambiente del 5 aprile 2006, n. 186.

Il regolamento recante modifiche al decreto ministeriale 5 febbraio 1998 dal titolo “individuazione dei rifiuti non pericolosi sottoposti alle procedure semplificate di recupero, ai sensi degli articoli 31 e 33 del decreto legislativo 5 febbraio 1997, n. 22”.

Lo smaltimento rifiuti edili prodotti in un cantiere di lavoro, devono essere sottoposti ad un’accurata procedura di recupero.

La legge stabilisce infatti che le attività di recupero devono essere sottoposte a procedure semplificate e tecniche, le quali devono stabilire:

  • Le quantità massime impiegabili per un certo materiale;
  • La provenienza del materiale stesso;
  • I tipi e le caratteristiche dei rifiuti, così come le condizioni di utilizzo degli stessi;
  • Le prescrizioni necessarie per assicurare che i rifiuti siano recuperati senza pericolo per la salute dell’uomo e senza tecniche che possano arrecare danni all’ambiente.

A gestire il rispetto delle leggi riguardo lo smaltimento dei rifiuti edili sono i comuni.

Quando un utente richiede il permesso per costruire (licenza), deve indicare al comune la quantità di rifiuti edili che si stima di produrre durante i lavori.

I rifiuti edili prodotti durante la costruzione, così come quelli prodotti in fase di demolizione, non possono essere mescolati con altri rifiuti speciali.

In cantiere sarà necessario suddividere i rifiuti edili a seconda della tipologia, in particolare si avranno:

  • Rifiuti non inquinanti derivanti da materiale di sterro o da sgombero. Parliamo di smaltimento di materiale di sterro non inquinato.
  • Rifiuti che possono essere depositati sulle discariche per inerti senza un ulteriore trattamento (smaltimento di rifiuti inerti).
  • Rifiuti combustibili come legna, carta, cartone e altri materiali sintetici. (Smaltimento di rifiuti edili combustibili).
  • Altri rifiuti non diversamente identificati.

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Chi assume l’onere dello smaltimento?

Lo smaltimento della gran parte dei rifiuti dell’edilizia è costituita da materiali inerti: calcinacci di intonaco, laterizi, cemento armato e non, derivanti da attività di demolizione e costruzione.

A chi è a carico? lo smaltimento di questi materiali è a carico del soggetto che produce le macerie e a disciplinarlo è il Decreto legislativo del 3 aprile 2006, n. 152 “Norme in materia ambientale”.

In poche parole, si occupa dello smaltimento delle macerie edilizie chi le produce, perciò, se l’impresa di costruzioni le crea, sarà la stessa a prendere in carico i lavori di smaltimento.

Nel caso in cui i lavori sono eseguiti in proprio, dovrà essere il proprietario dell’immobile a occuparsi della gestione dei rifiuti edilizi.

Le ditte più attente, per eseguire un riciclo più accurato, eseguono una demolizione selettiva con tecniche in grado di selezionare i materiali di scarto per gestirli separatamente fin dall’inizio dei lavori.

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